Gli effetti sulla salute dell'Ozono cattivo

Fin dai tempi della scuola, abbiamo conosciuto l'ozono, il gas incolore composto da tre atomi di ossigeno che ci protegge dalle radiazioni solari UV biologicamente dannosa (UV-B),

Questo tipo di ozono, che si forma nella stratosfera, è conosciuto come ozono buono a differenza dell’ “ozono cattivo”, ozono inquinante presente dove non dovrebbe essere: nella regione dell'atmosfera che dal suolo terrestre si estende fino a 4 - 5 km, dannoso per l’ambiente e per la salute umana.

Nei pressi del terreno (fino a 1000 m di altezza) l’ozono cambia faccia, legandosi a tutte le molecole organiche, che degrada e deteriora. Oltre ai raggi UV i responsabili di questa degradazione sono sostanze, come gli ossidi di azoto, il monossido di carbonio e composti organici volatili (V.O.C.) come Propano e Butano.

Le ultime rivelazioni ci mostrano un dato estremamente allarmante: sopra l'Europa i livelli di ozono cattivo superano di tre o quattro volte i livelli dell'era preindustriale, a causa delle emissioni di idrocarburi ed ossido di azoto da autoveicoli o altre fonti mescolati in presenza di luce solare.

Quali sono i principali effetti che questa stratificazione bassa dell’ozono ha sul pianeta ? Sono vari e molto negativi:
Sugli animali: l’ozono si lega alle molecole organiche, quindi può arrecare danni alle mucose e favorire condizioni di infiammazione, problemi respiratori, tosse, senso di costrizione toracica, malattie cardiopolmonari.

L’inquinamento da ozono di bassa atmosfera rappresenta una seria minaccia per bambini ed anziani, persone con malattie polmonari come asma, enfisema e bronchite cronica, perfino persone con ridotto apporto di determinati nutrienti, come le vitamine C ed possono subire gli effetti nocivi dell'ozono.
Sulla vegetazione: provoca danni alle foreste ed una preoccupante riduzione della produzione agricola, rappresenta un serio pericolo per la salute umana nel presente e nel futuro (scarsità di produzione agricola).

Sono in corso indagini approfondite in Europa sia da parte di enti locali (Arpa Piemonte, Toscana e altre) sia da Bruxelles.
In Cina il problema dell’ozono di bassa atmosfera è molto sentito, leggere a titolo di esempio il trattato “Ground-level ozone pollution in China: a synthesis of recent findings on influencing factors and impacts” di T. Wang & C. La preoccupazione è in questo caso, oltre che all’aggravamento di ogni malattia respiratoria acuta (Sars e Covid ad esempio) per l’uomo, anche per la deforestazione indotta che causa.

Per monitorare i livelli di ozono cattivo nell’aria, possiamo consultare il sito Web di AirNow che fornisce rapporti giornalieri sulla qualità dell'aria per tutte le aree.

Essere consapevoli dell’enorme impatto ambientale dell’ozono cattivo è solo il primo passo per contrastare un problema che ogni giorno diventa sempre più prioritario.


Cosa possiamo fare nel nostro piccolo per contrastare questo fenomeno?

Le strategie attualmente in corso di attuazione del fenomeno includono per le aziende:

  • l’utilizzo di ugelli recupero vapori per le pompe di benzina per ridurre le emissioni di rifornimento;
  • utilizzo di benzina a combustione più pulita riformulata per ridurre VOC, NOx e altri inquinanti;
  • evitare la dispersione in atmosfera di propano, butano e gli altri V.O.C. elencati nell'apposita sezione Envi EU
  • rigidi limiti di emissione di NOx per centrali elettriche e fonti di combustione industriale
  • evitare la dispersione in atmosfera di NH3 in quanto ha NO2 come prodotto di decomposizione primario
  • stilare programmi avanzati di ispezione dei veicoli negli stati; e
  • imporre rigide limitazioni all'uso di solventi di tipo V.O.C. nelle fabbriche

Nel settore HVAC - R la dispersione in atmosfera di propano, butano e altri V.O.C. meno noti, insieme a NH3 deve essere evitata anche e assolutamente per ovvie ragioni di sicurezza (bastano pochi grammi di R290 per creare una vasta atmosfera esplosiva).

Il problema può invece generarsi nella produzione di V.O.C. in processi che per ragioni accidentali, pur evitando la combustione o lo scoppio, potrebbero disperdere questi componenti organici magari miscelati con acqua.
Il propano e il butano sono molto solubili in olii usati nei compressori. Oltre al pericolo di scoppio che scaturisce dal rilascio lento di idrocarburi “intrappolati”, non è da trascurare l’inquinamento che si genera.

Gli spray aerosol caricati con miscele di idrocarburi potrebbero essere posti sotto indagine disperdendo grandi quantitativi di V.O.C. in aria.

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